La ragione.
Il Paradiso, l'eterno godimento o felicità perfetta, deve esistere. La ragione umana ne vede la convenienza.
L'istinto è una forza misteriosa, naturale, che spinge a qualche cosa; finché un istinto non trova l'oggetto corrispondente, sta a disagio. Si avverte la sete; si va allora in cerca di acqua; il corpo vivente va in smania finché non si sia dissetato.
La natura creata, frutto d'infinita sapienza, non froda gli esseri nel loro istinto. Ad ogni istinto corrisponde l'oggetto adeguato. Si avverte la fame e c'è il pane; si hanno gli occhi ed esiste la luce; l'intelligenza tende alla verità e riesce a scoprirla; il cuore umano ha l'istinto di amare e trova l'oggetto del suo amore. Anche gli animali trovano l'oggetto del loro istinto: il gatto trova il topo e il cane la lepre. ..
Ma tra tutte le tendenze della creatura umana ce n'è una prepotente, incessante, tormentosa; è la sete della felicità, della gioia perfetta.
È un fatto che tutti cercano la felicità, o nell'amore o nella ricchezza o nella soddisfazione dell'amor proprio; ed è anche un fatto che nessuno sulla terra è felice. Si hanno dei momenti di gioia, misti quasi sempre a qualche amarezza. Ma chi può dire: Io ho trovato la gioia vera, perfetta, duratura? - Nessuno! Comunemente si esclama: La felicità non esiste; è una chimera! -
Se c'è in tutti gli uomini la tendenza alla felicità, necessariamente questa deve esistere. Se così non fosse, noi ci troveremmo davanti ad un assurdo: la natura, che non inganna gli esseri, neppure le bestie, nelle loro tendenze, ingannerebbe l'uomo, il re del creato!
Credo ... la Vita Eterna
Gesù Cristo, Dio-uomo, assicura che dopo questa vita ce n'è un'altra, la Vita Eterna.
Taluni invece, ignoranti di Religione ed altri dediti al vizio, dicono: Non esiste la Vita Eterna!
A chi bisogna credere, a Gesù Cristo ovvero agli uomini perversi? ...
Non c'è dubbio su questa grande verità di fede, che noi professiamo nel Credo, o Simbolo Apostolico: Credo ... la Vita Eterna.
Chi nega il Paradiso o lo mette in dubbio volontariamente, commette peccato.
Incoraggiamento.
Gesù Cristo per incoraggiare tutti ad andare in Paradiso, portò la parabola degli operai. Un padrone uscì di buon mattino in cerca di operai per la sua vigna; trovatili, pattuì la paga del giorno. Uscì anche all'ora terza e poi all'ora sesta ed alla nona; trovati degli uomini oziosi, li mandò nella sua vigna. Verso il tramonto, cioè un'ora prima che finisse il lavoro, mandò altri alla vigna. Alla fine della giornata, tutti ricevettero la paga.
Questa parabola dimostra che il Paradiso è riservato non solo a quelli che sin dall'infanzia si danno a Dio, ma pure a quelli che si rimettono sulla buona strada nella gioventù o nella virilità o nella vecchiaia; possono salvarsi pure coloro che nell'ultima ora della vita detestano il male e ritornano a Dio.
Gesù provò questa verità, allorché dall'alto della Croce disse al ladrone pentito: Oggi sarai con me in Paradiso! (S. Luca, XXIII, 43).
Santa Caterina da Siena.
Una delle più grandi Sante della Chiesa Cattolica è Santa Caterina da Siena, proclamata già Patrona principale d'Italia. La sua vita fu un intreccio meraviglioso di soprannaturale; chi legge la sua biografia (e se ne raccomanda la lettura) resta colpito dalla tenerezza che Gesù le dimostrava. Le disse un giorno Gesù: Ti amo tanto, che chiunque mi chiederà grazie in tuo nome, le otterrà! -
Fu stimmatizzata, ebbe la scienza infusa, scrutava i cuori, trascorse lunghi periodi col solo Cibo Eucaristico e fu ammessa a fare lo Sposalizio Mistico con Gesù.
Appena morta, entrò nel Cielo. Vide la maestà di Dio, la bellezza della Corte Celeste, l'oceano di felicità riservata ai Beati. Spinta dalla fiamma dell'amor di Dio, desiderosa di procurare il Paradiso a molte altre anime, supplicò Gesù che le concedesse di ritornare sulla terra. La preghiera fu esaudita.
Il Cadavere di Santa Caterina da circa sei ore stava adagiato sul letto circondato dai numerosi familiari; all'improvviso si mosse e riprese la vita normale. Intensificò l'apostolato; uomini, donne, Ecclesiastici, letterati ... tutti ascoltavano la vergine sienese e la chiamavano mamma spirituale.
Un giorno un grande peccatore resisteva alla grazia di Dio; assolutamente non voleva troncare la vita di peccato.
- Figlio mio, le disse la Santa, se sapessi quale sacrificio io abbia fatto per te! Lasciai temporaneamente il Paradiso, ove avrei potuto godere senza misura, e sono ritornata in terra, a patire, per procurare anche a te l'eterna felicità. -
Parlò con tanto slancio del Paradiso, che il peccatore si convinse esa Cattolica e il godimento
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