sabato 11 aprile 2009

LA MEDAGLIA O CROCE DI SAN BENEDETTO

Uno degli episodi più noti di possessione diabolica, riportato in vari libri per la documentazione storica­mente esatta che ci ha tramandato i fatti, è quello riguardante i due fratelli Burner, di Illfurt (Alsazia), che furono liberati con una serie di esorcismi nel 1869. Ebbene, un giorno, tra i tanti gravissimi dispet­ti del demonio, si sarebbe dovuta rovesciare la car­rozza che trasportava l’esorcista, accompagnato da un monsignore e da una suora. Ma il demonio non poté attuare il suo proposito perché, al momento della partenza, era stata data al cocchiere una meda­glia di San Benedetto, a scopo protettivo e il cocchie­re se l'era messa devotamente in tasca.

(da Don Gabriele Amorth, "Un esorcista racconta" Ed. Dehoniane, Roma)


LE ORIGINI DELLA MEDAGLIA

Le origini della medaglia di San Benedet­to sono antichissime. Papa Benedetto XIV ne ideò il disegno e col "Breve" del 1742 approvò la medaglia concedendo delle indulgenze a coloro che la portano con fede. Sul diritto della medaglia, San Benedetto tiene nella mano destra una croce elevata verso il cielo e nella sinistra il libro aperto della santa Regola. Sull 'altare é posto un calice dal quale esce una serpe per ricorda­re un episodio accaduto a San Benedetto: il Santo, con un segno di croce, avrebbe fran­tumato la coppa contenente il vino avvele­nato datogli da monaci attentatori. Attorno alla medaglia, sono coniate que­ste parole: "EIUS IN OBITU NOSTRO PRESENTIA MUNIAMUR" (Possiamo esse­re protetti dalla sua presenza nell'ora della nostra morte). Sul rovescio della medaglia, figura la croce di San Benedetto e le iniziali dei testi. Questi versi sono antichissimi. Essi appaio­no in un manoscritto del XIV sec. a testimo­nianza della fede nella potenza di Dio e di San Benedetto. La devozione della Medaglia o Croce di San Benedetto, divenne popolare intorno al 1050, dopo la guarigione miracolosa del giovane Brunone, figlio del conte Ugo di Eginsheim in Alsazia. Brunone, secondo alcuni, fu guarito da una grave infermita', dopo che gli fu offerta la medaglia di San Benedetto. Dopo la guarigione, divenne monaco benedettino e poi papa: é san Leone IX, morto nel 1054. Tra i propagatori bisogna annoverare anche san Vincenzo de' Paoli.

Grazie che si ottengono con la medaglia. I fedeli hanno sperimentato la sua potente efficacia mediante l intercessione di S. Benedetto, nei seguenti casi:

-contro i malefici e le altre opere diaboliche

-per allontanare da qualche luogo gli uomini male intenzionati

-per curare e sanare gli animali dalla peste oppure oppressi dal maleficio

-per tutelare le persone dalle tentazioni, dalle illusioni e vessazioni del demonio specie quelle contro la castità

-per ottenere la conversione di qualche peccatore, particolarmente quando si trova in pericolo di morte

-per distruggere o rendere inefficace il veleno

-per allontanare la pestilenza

-per restituire la salute a quelli che soffrono di calcolosi, di dolori ai fianchi, di emorragie, di emottisi; a quanti sono morsi da animali contagiosi

-per ottenere l’aiuto divino alle mamme in attesa onde evitare l aborto

-per salvare dai fulmini e dalle tempeste


LA MEDAGLIA NON È MAGICA

Numerosi sono gli effetti benefici attribui­ti alla stessa: guarigioni, protezione contro il demonio, grazia di preparazione ad una santa morte... Ma attenzione, la medaglia non e un tali­smano che annullerebbe le prove della nostra vita, ma un mezzo che ci aiuta a supe­rarle. Le parole scritte attorno alla croce sono quelle che Benedetto pronunciò rispondendo alla tentazione del demonio. Possiamo farle nostre in uno spirito di fede, sapendo che la Croce di Cristo é pegno della nostra vittoria e della nostra salvezza. Questa medaglia è un sacramentale della Chiesa Cattolica, un segno sacro dal quale sono signifìcati e ottenuti effetti, grazie alla preghiera della Chiesa. Per trarre vantaggi da questa preghiera e da questa medaglia, non basta farla benedi­re e portarla come se fosse un portafortuna: i benefici che speriamo di ottenere sono pro­porzionati alla crescita della nostra fede e della nostra fiducia in Dio e in San Bene­detto.


Promessa di S. Benedetto ai suoi devoti

S. Benedetto è invocato per ottenere una buona morta e la salvezza eterna. Egli apparve un giorno a S. Geltrude, dicendo: Chiunque mi ricorderà la dignità per cui il Signore ha voluto onorarmi e beatificarmi, concedendomi di fare una morte così gloriosa, io lo assisterò fedelmente in punto di morte e mi opporrò a tutti gli attacchi del nemico in quell’ora decisiva. L’anima sarà protetta dalla mia presenza, essa resterà tranquilla malgrado tutte le insidie del nemico, e felice si slancerà verso le gioie eterne.


Preghiere quotidiane a San Benedetto

S. Benedetto mio caro padre, per quella dignità con la quale il Signore si degno di onorarti e beatificarti con una così gloriosa morte, ti prego di assistermi con la tua presenza nel momento della mia morte, beneficiandomi di tutte quelle promesse fatte alla Santa vergine Geltrude. Amen

Croce del Santo Padre Benedetto. Croce santa sii la mia luce e non sia mai il demonio mio capo. Va' indietro, Satana; non mi persuaderai mai di cose vane; sono cattive le bevande che mi offri, bevi tu stesso il tuo veleno. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

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